artisti italiani


Renato Rascel

 

Pochi sanno che Renato Ranucci, in arte Renato Rascel, romano de Roma in realtà era nato a Torino. I suoi genitori, Cesare Ranucci e Paola Massa, erano artisti di operetta e lui nacque durante una tournée. Rascel ha avuto una carriera brillantissima: attore, comico, autore di canzoni bellissime, ballerino, batterista e cantante, da bambino ha fatto parte del coro delle voci bianche della Cappella Sistina.

All’inizio degli anni trenta dopo una notevole gavetta nell’avanspettacolo, Renato Ranucci decide di scegliersi un nome d’arte e di tentare la via del successo. Diventa Renato Rachel, scritto con il “ch” alla francese, il nome di una cipria che andava di moda in quegli anni, ma tutti lo chiamavano Rachel, all’italiana, e così dovette scriverlo con la “sc”. Durante il fascismo, poi, per le leggi imposte da Achille Starace, si chiamò per un certo periodo Ràscele. La sua comicità era fatta di monologhi assurdi, nonsense, strane invenzioni linguistiche che piacquero molto al pubblico, perché innovative.

Il suo aspetto fisico (era minuto e basso di statura, ma atletico e agilissimo) fece il resto e arrivò il successo. I suoi ammiratori romani lo chiamavano affettuosamente er piccoletto. Un successo meritatissimo, perché Renato Rascel è stato uno dei più eclettici artisti italiani. Dal ’52 al ’70 è protagonista in teatro di commedie musicali di Garinei e Giovannini: Attanasio cavallo vanesio, Alvaro piuttosto corsaro, Enrico ’61, Il giorno della tartaruga, Alleluja brava gente, attrazione alla radio e alla tivù con le sue macchiette: Napoleone, il Corazziere, la Bufera.

Attore in quarantasette film tra i quali Il Cappotto di Alberto Lattuada, che vinse numerosi premi internazionali. Infine autore di canzoni di successo come Arrivederci Roma, Con un po’ di fantasia, Sapessi com’è facile e Romantica, scritta con Dino Verde, con la quale vinse il Festival di Sanremo del 1960 in coppia con Tony Dallara. Nel ’70 Renato Rascel interpreta in televisione un mini serial in sei puntate: I racconti di Padre Brown di Gilbert Keith Chesterton, regia di Vittorio Cottafavi. Lo sceneggiato ha grande successo e Rascel recita con disinvoltura a fianco di attori di prima grandezza.

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