artisti italiani
Mario Riva
Mariuccio Bonavolontà brillante attore di rivista e di cinema, era figlio del compositore Giuseppe Bonavolontà, di origine napoletana. Formò una celebre coppia con l’attore Riccardi Billi.
Iniziò la carriera poco prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale esibendosi per le forse armate italiane. Aveva già debuttato in radio interpretando numerosi sceneggiati all’ EIAR. Nel 1942 fa parte del cast di una trasmissione radiofonica di successo intitolata “Il Terziglio” scritta da Federico Fellini, Marcello Marchesi, Dino Falconi, Edoardo Anton, in cui recita con giovani attori di talento come Giulietta Masina, Miranda Bonansea, Gemma Griarotti e Nunzio Filogamo.
Negli anni cinquanta, con l’inseparabile Billi, lavora in famose riviste scritte da Garinei e Giovannini dal cast sorprendente: Wanda Osiris, Gino Bramieri, Walter Chiari, Carlo Campanini, Totò e Peppino De Filippo. Negli anni ’50 conosce un’attrice, Diana Dei, che diventerà la sua compagna nella vita. Nel 1955 è protagonista del film “Scuola Elementare” regia di Alberto Lattuada. Nel 1957 presenta in televisione “Il Musichiere” di Garinei e Giovannini, la trasmissione più famosa degli anni cinquanta con “Lascia o raddoppia?”.
Il successo è straordinario, Mario Riva è amato e apprezzato da tutto il pubblico italiano per il suo garbo, la sua simpatia e la sua grande umanità. Canta lui stesso la sigla, la famosa “Domenica è sempre Domenica” l’orchestra è diretta da Gorni Kramer, partecipano al programma i cantanti Nuccia Bongiovanni e Paolo Bacilieri, le prime vallette (denominate “cognatine”) sono le giovani attrici Lorella De Luca e Alessandra Panaro alle quali si avvicenderanno negli anni successivi prima Carla Gravina e Patrizia Della Rovere e poi Marilù Tolo e Brunella Tocci.
Nel 1960 alla seconda edizione del Festival del Musichiere a Verona, Mario Riva decide di fare una sorpresa a tutti. Le Olimpiadi di Roma sono alle porte, vuole uscire in scena all’Arena, con una fiaccola olimpica accesa. Il fuori programma, però, ha un esito tragico. Non si avvede che dietro una quinta sul pavimento, un telone nasconde uno sbalzo profondo cinque metri.
A seguito della caduta riporterà numerose fratture e morirà pochi giorni dopo, il primo settembre. E’ un vero e proprio lutto nazionale, se n’è andato per sempre il presentatore tanto vicino ai bambini e alle famiglie, il re del sabato sera, che ha scritto una pagina indimenticabile nella storia della televisione italiana.