albori
nasce la Tv
Prima del 1940 come abbiamo già accennato, gli esperimenti della trasmissione di immagini a distanza erano già in corso da anni in tutti i paesi industrializzati, ma in pochissimi esisteva un regolare servizio di teletrasmissioni. Lo scoppio della guerra portò alla totale sospensione di un fenomeno appena decollato, in Inghilterra dal 1936, in Francia e in Russia dal 1938.
Solo gli Stati Uniti mantennero le regolari trasmissioni per tutto il periodo del conflitto mondiale. Tutte le altre nazioni ricominciarono da capo tra il 1945 e i primi anni ’50. Nel volgere di pochissimo tempo, il fenomeno televisivo si divulgò a tal punto da modificare le abitudini della gente e anche il paesaggio: migliaia di antenne televisive spuntarono sui tetti della case in città e dei casolari in campagna, ovunque la presenza della televisione si avvertiva a vista d’occhio. InItalia le prime trasmissioni sperimentali iniziarono nell’estate del 1952, mentre le trasmissioni regolari della Rai il 3 gennaio 1954. I programmi avevano inizio alle 17,30 e finivano alle 23,30.
Nel 1962 un’altra rivoluzione: il secondo canale. Per la prima volta l’utente televisivo si trovava di fronte a una scelta e per cambiare stazione doveva alzarsi dalla poltrona e fare scattare un interruttore rotante di tre tacche. Il telecomando, allora, era un marchingegno al quale nessuno avrebbe mai pensato. La vita di tutti noi era cambiata, senza che ce ne accorgessimo o quasi. Nel 1964 un contadino che viveva in un paese sperduto dichiarava in un’intervista: “Grazie alla televisione ho visto più cose negli ultimi anni che nel resto della mia vita.”
Questo mezzo che fa sempre più parte della nostra esistenza è nato e si è imposto con grande facilità, mettendo in crisi la radio, solo nella fascia pre-serale e serale, il teatro e il cinema. Si è trattato di una crisi con non poche contraddizioni. Se da un lato sottraeva parte del pubblico al cinema e al teatro, dall’altro contribuiva a formare nelle masse un interesse per queste forme di spettacolo.
I programmi erano di elevato contenuto artistico e culturale, presentati con semplicità ed è assolutamente vero che il successo della televisione abbia contribuito a migliorare il livello medio del telespettatore.