albori


un mezzo di comunicazione

 

Il cinema nasce come fotografia in movimento, come attrazione considerata dagli stessi fratelli Lumière di interesse passeggero, destinata a esaurirsi in breve tempo. La radio nasce come strumento di servizio per trasmettere notizie urgenti, ordini militari, richieste di soccorso.

Nessuno, nemmeno il suo inventore Guglielmo Marconi, aveva ipotizzato la possibilità che questo mezzo così sorprendente potesse diventare ciò che è oggi. Soltanto la televisione inizia la sua vita con la consapevolezza di essere un potente palcoscenico per l’informazione, la cultura e lo spettacolo proprio perché nasce come figlia della radio.

Il 23 febbraio 1920 la stazione radiofonica inglese di Chelmsford inizia le prime trasmissioni regolari, considerate un pretesto per sperimentare e tarare microfoni, altoparlanti, strumenti di sintonia. I primi utenti radiofonici non sono che un pubblico ristretto, autentici pionieri dell’etere, siamo ancora lontani da un vero e proprio palinsesto.

L’emozione maggiore per i radioamatori è quella di inseguire nell’etere note musicali, voci e rumori provenienti da tutto il mondo.

 

 

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